giovedì 21 aprile 2011

Assignment 3

"La vita scolastica si svolge quasi tutta in classe. Il rimanente si svolge a casa ma non cambia niente, ci si siede nuovamente per eseguire una sequenza di compiti pre-ordinati. La rigidità regna sovrana." Nulla di più vero. Educare (ex duco) significa tirare fuori, rendere quindi la persona capace di farsi delle idee e di poterle esprimere. La scuola appare sempre più come un "inducare", rimpinzare la testa di nozioni, costantemente verificate con un sistema di numeri, voti che trasformano il momento educativo in un quiz per vincere il montepremi più alto. Credo che solo distinguendo il sistema educativo da quello "votazionale" si riesca a comprendere il valore della scolarizzazione. Chi studia per studiare, per prendere sempre più o più dell'amico non avrà nulla dalla scuola. Chi studia invece approfondendo argomenti, materie secondo il proprio interesse perchè ne viene positivamente colpito riceverà un buon bagaglio umano, oltre che culturale-nozionistico, riuscendo inoltre a personalizzarsi quel percorso di studi che effettivamente è in Italia troppo apersonale. Certamente per far questo la rete offre una grande opportunità,in più alla portata di tutti, ma credo che questa non possa prescindere da un'educazione anche scolastica che costituisce la base, l'elemento propedeutico. Credo inoltre che il rapporto umano che si instaura con i docenti e gli altri ragazzi sia assolutamente fondamentale    
nell'educazione, un rapporto che è difficile si instauri su una chat piuttosto che una videochat, comunque tramite uno schermo. Anche il sapere derivante dalla rete è nozionistico, solo teorico e magari lavorativo. Inoltre anche la rete o il computer in generale ti obbligano in una stanza, seduto. Forse è il momento di uscire e riappropriarci di una conoscenza sul campo del mondo.